25 novembre 2011

Creduloni 2.0



Torno a scongelare il mio blog dopo un tempo abnorme di inattività per commentare una preoccupante tendenza attuale, ovvero quella di credere a qualunque cosa venga propinata dal web, senza porsi domande sulla veridicità delle notizie e sulla loro affidabilità. Molte persone, che per comodità e per brevità etichetteremo come gonzi 2.0, sono specializzati a credere a qualunque cosa passi sul video del loro computer, meglio ancora se proveniente da qualche social network, tipo Facebook, Twitter, e altri ancora, alimentando leggende metropolitane prive di ogni fondamento. L'ultima uscita in ordine di tempo è quella sull'intenzione del governo Monti di tassare gli animali domestici come beni di lusso, bufala colossale appena scoperta e smentita (qui trovate qualche informazione, per ulteriori dettagli cercate sul web), ma a cui la gente sta continuando a credere postando inviti alla disobbedienza civile per evadere il fantomatico balzello (p.s. annuncio ai gonzi 2.0 che continuano a rimandarla sui social network: è una balla).
Altra bufala evidente, che ha costretto il più noto social network ad aggiungere un chiarimento sulla pagina di login (come vedete nell'immagine postata sopra), era quella di facebook a pagamento, ovvero secondo i gonzi 2.0 un sito che vive di accessi e pubblicità doveva limitare il proprio numero di utenti imponendo l'accesso a pagamento , riducendo di molto i propri guadagni, solo che nessuno si è posto la domanda e la bufala è andata avanti per mesi. Altra celeberrima bufala è stata quella dei bonsai kitten, dove c'era un sito che proponeva dei gattini in miniatura fatti crescere dentro delle bottiglie (qui ulteriori chiarimenti), palese bufala che ha scatenato un vespaio di polemiche, attenzione da parte di alcuni giornali, denunce e petizioni contro il maltrattamento degli animali, prima che si venisse a scoprire che non era vero niente.
Questi tre casi, e molti altri famosi che non tratterò, tipo le scie chimiche, dimostrano che il web è pieno di gonzi che abboccano a qualunque storiella senza controllare le fonti e la loro credibilità e che la liberta di pensiero e di espressione è una cosa fantastica e che va difesa a spada tratta, ma va gestita con molto buon senso cercando di non farsi condizionare dalla prima cosa che passa sulla rete, senza avere riscontro.

25 giugno 2011

Tornando a postare (crescere parte 2)


Eccomi di nuovo qua a scrivere qualcosa sul mio blog, per troppo tempo colpevolmente abbandonato causa altri impegni, tentazioni fancazziste e lettura di Facebook (maledetto sito!).

Oggi sono andato al matrimonio di due amici, che convivevano da un po' di tempo e hanno anche avuto un figlio, e, giustamente sono convolati a nozze. La cosa che mi fa riflettere è che fin'ora l'unico altro matrimonio che c'era stato era di persone più grandi di me, 2 o 3 anni più possono essere pochi, ma di gran lunga sufficienti per essere convinti di avere molto tempo nella vita prima di giungere a passi importanti (essere autosufficienti con il lavoro, trovarsi una fidanzata, pensare di andare a vivere da soli, mettere su famiglia, ecc.), ma quando ti capita che le persone che si sposano siano più giovani di te la cosa ti fa riflettere, perchè potresti essere nella stessa situazione se si va a guardare soltanto il fattore età, e senti il tempo che, anche se per un breve momento, sembra accelerare, ponendoti nella situazione di fare un bilancio dei traguardi non ancora ottenuti, mentre vedi gli altri attorno che in confronto a te sembrano bruciare le tappe, come quando senti che parlano di lavoro, da cercare o già ottenuto (mentre ti devi ancora laureare...).
Senti che il tempo per un attimo sembra scapparti via, che sei in ritardo per alcune cose e per altre ti senti rimasto alcuni passi indietro, ma non c'è scampo, devi convincertene, ormai sei cresciuto...
Sei adulto...

17 febbraio 2011

Elogio del Defic(i)ente

Stavo allegramente cazzeggiando nel web, quando sono incappato in questo (sperando che nel tempo i link non saltino), mirabile articolo di Massimo Gramellini, su una cosa che mi ha riempito di disgusto e causato dei profondi conati di vomito. Per riassumere la vicenda ancora di più che nell'articolo è stata condannata dai giudici di Palermo una maestra che aveva fatto scrivere a un ragazzino 100 volte "sono un deficiente" perchè aveva dato del finocchio a un suo compagno di classe impedendogli di entrare in bagno dei maschi. Al posto di arrivare a casa e prendersi una sonora cazziata e una vagonata di salutari sberle per aver dimostrato di essere un coglione, il padre l'ha consolato ed ha provveduto a insultare la maestra e l'ha pure denunciata. Fine della vicenda.
E il buonismo impera: non si ha più il coraggio di dire che un deficiente è un deficiente e chi ha l'onestà intellettuale/educativa di dirlo deve essere condannato per averlo fatto, e intanto crescono degli emeriti coglioni a cui è concesso tutto, giustificati e cresciuti da genitori senza palle che trovano più comodo fare così piuttosto che educare, e una società che non è più in grado di riconoscere i cretini e accettare che siano tali...

Viva il buonismo... Ora vado in bagno a vomitare, ma prima do del finocchio (o qualche altro ortaggio a scelta) al mio vicino di casa...